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Il Predatore dei Giardini - Il Luppolo

  • Writer: Magda Massaglia
    Magda Massaglia
  • Apr 18
  • 1 min read

Quando si cita il luppolo la prima immagine che visualizziamo è un boccale di birra. In effetti, l’Homulus lupulus viene impiegato nell’industria birraia da molto tempo. Grazie al suo contenuto elevato di molecole attive, agisce inoltre come antimicrobico naturale e stabilizzante della schiuma. I tuoi utilizzi non si limitano solo al campo alimentare; il luppolo è utilizzato in erboristeria come sedativo e ansiolitico, spesso associato a Melissa e Valeriana. Tuttavia, nasconde un lato dark che ci viene anticipato dal suo nome scientifico. Lupulus si riferisce al comportamento da emiparassita nei confronti di altre specie poiché essendo un rampicante, approfitta della pianta ospite per crescere e vegetare in pace. Tuttavia, l’andatura a spirale che segue il fusto per arrampicarsi conduce il vegetale al quale si appoggia a una morte lenta e inesorabile. Il luppolo, infatti, tende a “stritolare” il suo appoggio fino ad asfissiarlo.


Il luppolo è protagonista anche di un romanzo minore di George Orwell, la figlia del reverendo, che tratta le vicende di una ragazza educata da un rigido pastore inglese e che conduce una vita poco soddisfacente nella provincia inglese. Si ritroverà, in seguito a una serie di eventi, senza memoria e lontana da casa, persa nella caotica Londra. Per sbarcare il lunario, comincerà a svolgere lavori vari tra i quali spicca la raccoglitrice di luppolo. Nel romanzo viene descritta molto

bene la fatica di raccogliere i coni femminili, ovvero la parte di pianta utilizzata per aromatizzare la birra e che appare sulle etichette di molte marche famose.



I giovani germogli della pianta, detti in piemontese luvertin, sono considerati una vera prelibatezza selvatica da saltare in padella con burro e sale.

 
 
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